Laboratori per conoscere, approfondire e sperimentare i linguaggi mediali

Sviluppare nei bambini e negli adolescenti il senso critico nell’uso dei media significa dare loro uno strumento importante per leggere la realtà e renderli capaci di muoversi nel mondo di oggi, caratterizzato da un’overdose di informazione. Questo è l’obiettivo della media education, una forma di preparazione ai media che ha l’obiettivo di potenziare nei ragazzi, attraverso un’attività laboratoriale, le abilità di accedere ai mezzi di comunicazione, di analizzare e valutare i messaggi dei media e le tecniche impiegate per costruirli, di produrre messaggi propri in tutti i formati della comunicazione mediale. Attraverso una partecipazione consapevole alla cultura mediatica che ci circonda, la media education si propone inoltre di far crescere i nuovi cittadini digitali.


Raccontare e raccontarsi


Il raccontare è da sempre un’attività presente nella realtà umana, ma oggi sembra essere esplosa grazie ai nuovi media che consentono, attraverso la connessione costante, di seguire la vita di alcune persone attimo per attimo o di raccontare la propria storia e diffonderla rapidamente. In queste moderne narrazioni le immagini fotografiche o video hanno un posto d’onore. Spesso criticate, queste pratiche, se accompagnate in modo adeguato, possono diventare per gli adolescenti un utile strumento per la scoperta, l’esplorazione e la formazione della propria identità.

Il booktrailer

È un invito alla lettura attraverso le immagini, un brevissimo video che ha lo stesso impianto e lo stesso scopo dei trailer dei film ma promuove un libro. Il laboratorio insegna a realizzare il booktrailer di uno o più libri che sono stati letti o proposti in classe unendo l’attività di analisi del testo, per individuare gli elementi sui quali puntare, all’approfondimento e alla sperimentazione del linguaggio video.
Durata consigliata: 4 ore

Lo storytelling

Alla lettera significa “racconto di una storia”, una storia che può essere ispirata alla propria vita oppure essere frutto dell’immaginazione. La narrazione è la prima forma di condivisione di ciò che si è e della propria visione del mondo e può quindi avere implicazioni rilevanti per lo sviluppo dell’identità personale: in momenti difficili, come l’adolescenza, o in situazioni di disagio raccontare una storia aiuta a conoscersi, a farsi conoscere. Il laboratorio insegna a condividere storie attraverso precisi linguaggi mediali e con l’ausilio di strumenti digitali. Lo storytelling può assumedere diverse forme: audio-narrazioni, racconti per immagini sia fotografiche che video.
Durata consigliata: 6 ore

Videoreportage: parlare con le immagini

“Se non lo racconti, non esiste”, è uno degli assiomi della comunicazione. E nell’epoca di Youtube il racconto passa necessariamente anche dalle immagini: attraverso il video ci si può presentare, spiegare cosa si fa, comunicare e condividere le esperienze realizzate. Il laboratorio si propone di approfondire i principi della video-documentazione e di sperimentare il lavoro di una piccola redazione, dalla progettazione alla realizzazione del video. 
Durata consigliata: 8 ore

My video – curriculum

Il percorso si inserisce nella dinamica di alternanza scuola-lavoro come opportunità in più a disposizione degli studenti per comprendere, testare e valorizzare le proprie capacità anche in relazione alle esperienze di stage aziendale.
Dopo una panoramica generale sulle caratteristiche dei social network (e in particolare su youtube) e sulle dinamiche socio-relazionali da essi generate, il laboratorio si concentra sull’analisi di video-curriculum e altri prodotti audiovisivi. Una seconda fase è dedicata alla pratica: dal curriculum cartaceo, attraverso l’autovalutazione delle proprie competenze e capacità, si giungerà alla realizzazione concreta del video-curriculum. A ogni studente saranno fornite le competenze minime per poterlo produrre e successivamente aggiornare in maniera autonoma.
Durata consigliata: 6/8 ore


Informazione e giornalismo


Si dice che quella di oggi sia la società dell’informazione: tutti noi viviamo immersi in un flusso costante di notizie di ogni genere (dall’attualità con i suoi costanti aggiornamenti alle curiosità, dalle polemiche alle “istruzioni” su qualunque aspetto della vita) che ci arrivano sia attraverso i media cosiddetti tradizionali - giornali, tv, radio - sia attraverso la rete e i social. Per essere cittadini responsabili diventa necessario quindi possedere gli strumenti per orientarsi ed essere in grado di “leggere” l’informazione in modo consapevole e con spirito critico. È questo l’obiettivo dei laboratori seguenti, orientati ad approfondire diverse tematiche collegate al giornalismo e all’informazione.

Abc del giornalismo

Il giornalismo nasce “scritto” e ancora oggi, nonostante i nuovi mezzi di comunicazione e la crisi profonda che sta attraversando, l’informazione cosiddetta cartacea rimane fondamentale, e così la funzione di intermediazione dei giornalisti. Ma sappiamo come si forma il ritratto, o meglio i diversi ritratti, della società che la stampa ci presenta? Chi sceglie quali notizie dare e come? Quali possono essere gli obiettivi di un giornale oltre quello fondamentale di fornire informazioni? Come si scrive un articolo?
Il laboratorio si propone appunto di fornire ai ragazzi gli strumenti per comprendere come si forma l’informazione ed essere in grado di valutarla criticamente ma anche per provare a sperimentarsi come “giornalisti per un giorno”. Il laboratorio può supportare il consolidamento di un giornalino scolastico.
Durata consigliata: 6/8 ore

Giornalisti al tempo del web

L’informazione oggi, anche quella dei giornali tradizionali con una propria edizione a stampa, non può fare a meno del web, con tutte le conseguenze che questo comporta: la diffusione delle notizie “in tempo reale”, l’uso dei social, il “citizen journalism”, la possibilità che ciascuno di noi ha di produrre e condividere notizie, e uno stile di scrittura che necessariamente cambia. Il laboratorio offre la possibilità di analizzare l’evoluzione del sistema dell’informazione, di comprenderne le ricadute, positive e negative, e di sperimentare la scrittura digitale. Il laboratorio può supportare la creazione di un giornalino online.
Durata consigliata: 6 ore

Internet e “bufale”

“Fake news”, post-verità, bufale sono termini che oggi tutti conoscono e che sono entrati nel linguaggio corrente di molti quando si parla di internet. Le notizie false in realtà non sono un’invenzione della rete, esistono da sempre ma Internet ne ha amplificato enormemente sia la velocità di diffusione che la portata. Il laboratorio si pone quindi l’obiettivo di fornire gli strumenti per valutare le informazioni che ci arrivano attraverso la rete, verificarne l’attendibilità, imparare a informarsi correttamente e migliorare l’ambiente digitale in cui viviamo.
Durata consigliata: 4 ore

Giornalismo e fotografia, una lunga storia d’amore

La fotografia è una parte integrante del giornalismo. Da quando sono arrivati, i fotoreporter hanno cambiato radicalmente il modo di fare informazione (testate come “Life” e “National geografic” ne hanno fatto quasi una forma d’arte) perché l’immagine viene percepita e utilizzata come una prova inoppugnabile di quanto viene raccontato dal giornalista. Ma le immagini oggi sono usate anche per commentare, descrivere, accompagnare un testo o anche come mezzo per attirare l’attenzione. Il laboratorio offre l’occasione di approfondire i codici del linguaggio fotografico applicato al giornalismo, gli utilizzi, le possibili manipolazioni e le regole a cui deve sottostare.
Durata consigliata: 4 ore


Generazione Smart: smartphone e social media


La costante esposizione dei bambini e dei ragazzi ai nuovi media ne caratterizza sia le relazioni che diventano sempre più virtuali che la formazione e la percezione della propria identità, inoltre condiziona, cambia e mette a rischio la propria idea di sicurezza. I social media, sempre a “portata di mano” grazie agli smartphone ne potenziano i diversi aspetti. Questa rivoluzione culturale ha creato nuovi contesti che sono in continua evoluzione, in ambito educativo non possiamo avvalerci delle tradizioni, dobbiamo essere creativi e sperimentare nuove modalità. Questi laboratori hanno lo scopo di far riflettere ciascun ragazzo sul proprio stile di utilizzo dello smartphone evidenziando rischi ed opportunità.

Faccia da emoticon

Questa attività vuole far riflettere i ragazzi sulle differenze tra una comunicazione a voce o di persona e una mediata dallo smartphone. Un elemento fondamentale della comunicazione via chat sono le emoticon che hanno la finalità di chiarire meglio il tono di un messaggio testuale che potrebbe avere diverse interpretazioni. Ci si chiede però se le emoticon siano sufficienti ad esprimere la ricchezza del nostro sentire interiore o non siano anch’esse oggetto di diverse interpretazioni. Le emoticon facilitano o ostacolano l’espressione delle mie emozioni? Al termine del workshop i ragazzi potranno cosi confrontarsi sulle possibilità e sulla modalità migliore di comunicare a seconda delle situazioni e delle persone con le quali si sta dialogando.
Durata consigliata: 4 ore

Chattiamo

Questa attività propone un confronto tra i ragazzi sulle diverse modalità e aspettative di utilizzo delle chat e in particolare della chat di classe/gruppo. Attraverso la simulazione di un “caso” si cerca di capire in quali occasioni la chat si rivela un utile strumento e quando invece si dovrebbe preferire una comunicazione diretta? L’attività si conclude stabilendo un regolamento per l’uso responsabile della chat di classe/gruppo.
Durata consigliata: 2 ore

Posta con la testa

Tra i motivi del successo di social network e smartphone c’è il fatto che permettono di condividere, in qualsiasi momento e ambiente, spezzoni della propria vita e identità creando infinite opportunità di scambi di informazioni, approfondimenti, notizie in tempo reale e la possibilità, per un adolescente superiore a tutte le altre, di rimanere in costante contatto con gli amici. Ma far parte di una community spesso significa cedere dati personali all’applicazione che si utilizza e, a volte, anche agli aggregatori di dati di terze parti: in sostanza si concede ai social network più diffusi l’accesso ai propri dati ma senza sapere esattamente quali e per quale scopo. Ottenere questa consapevolezza, attraverso la scoperta delle “regole ufficiali” che i principali social si danno, è la finalità del laboratorio.
Durata consigliata: 2 ore

Apri il tuo smartphone

Se immaginiamo di guardare dentro lo smartphone di un adolescente vi troveremo sicuramente indizi importanti sulla sua personalità. Attraverso i materiali memorizzati le App utilizzate, i gruppi e le chat potremmo farci un’idea di chi è ma anche di come desidera apparire, tutti elementi che si sommano alle esperienze concrete della vita reale. Aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza del proprio io digitale è quindi un modo per accompagnarli verso uno sviluppo armonico della loro personalità. Questo percorso si propone di rendere consapevoli i ragazzi delle scelte che fanno rispetto ai contenuti fotografici e testuali che postano e che contribuiscono a costruire una propria autopresentazione e quindi un’identità digitale che può anche non essere coerente con quella reale o con quella che hanno o vorrebbero dare di se stessi.
Durata consigliata: 2 ore


Linguaggi e strumenti


Ci sono linguaggi che oggi potremmo considerare “antichi” ma sicuramente non sorpassati, anche dopo l’arrivo delle nuove tecnologie. Anzi, il cinema, la radio, la pubblicità e la fotografia sembrano aver conquistato energia e spazi nuovi e, per questo, riteniamo importante continuare a proporre laboratori per conoscerli meglio e sperimentarli.

La pubblicità e la differenza di genere

Gli spot, in particolare quelli televisivi, hanno un altissimo potere persuasivo, specialmente su bambini e adolescenti, perché propongono modelli da imitare. La pubblicità inoltre abbonda di stereotipi di genere che, pur fornendo un’immagine parziale e distorta della realtà, influiscono non solo sui consumi ma sui comportamenti e sulle relazioni tra le persone. Ma è anche il mezzo che forse più di ogni altro registra e rilancia l’evoluzione dei costumi e della società. Il laboratorio propone di approfondire lo specifico linguaggio della pubblicità, di studiare le logiche a cui risponde e di riflettere sui messaggi che trasmette, con un’attenzione particolare alla rappresentazione, propria e impropria, dell’uomo e della donna.
Durata consigliata: 6 ore

Il linguaggio radiofonico

La radio è un medium particolare, è un sottofondo alla vita quotidiana, non invasivo ma che spesso diventa un’abitudine irrinunciabile. Un mezzo alla portata di tutti e che, in un mondo dove l’immagine è predominante, parla un linguaggio fatto essenzialmente di suoni e di parole, anche se oggi va in tv e viaggia sul web. Il laboratorio parte dalla storia della radio per approfondire la tipicità del linguaggio radiofonico, analizzare l’evoluzione, anche tecnologica, che ha portato a un’interazione sempre più stretta tra chi trasmette e gli ascoltatori, capire le dinamiche che portano alla scelta della scaletta musicale da proporre.
Durata consigliata: 8 ore

Il cinema

Il cinema svolge un ruolo influente proponendo personaggi che spesso si trasformano in idoli e poi in modelli di vita, specialmente per i giovani, possono creare stereotipi nel modo di gestire i rapporti inter personali. Il laboratorio introduce alle caratteristiche e alle tecniche proprie del linguaggio cinematografico per poi proseguire nell’analisi delle relazioni tra il cinema e la società dei consumi. Obiettivo è far raggiungere ai partecipanti una maggiore consapevolezza e capacità di lettura critica dei numerosissimi messaggi veicolati dai film, spesso recepiti inconsapevolmente ma che condizionano i comportamenti quotidiani.
Durata consigliata: 8 ore.

La fotografia

L’immagine, in particolare quella fotografica, comunica attraverso un linguaggio in cui i ragazzi sono immersi sin da bambini e che è in grado di appassionare con la sua forza comunicativa e suggestiva. Questo percorso vuole fare scoprire ai ragazzi che la fotografia ci parla in continuazione: dai cartelloni pubblicitari alla tv, dal web ai social network. A partire da una introduzione sulle tecniche e le regole di base e attraverso un’analisi dei diversi generi si vuole portare i ragazzi a una maggiore capacità di interpretazione e lettura dell’immagine fotografica, svelando i trucchi e le strategie del linguaggio iconico, per diventare fruitori consapevoli ma anche produttori di messaggi efficaci. Questo laboratorio può supportare la realizzazione di una mostra all’interno dell’istituto.
Durata consigliata: 6 ore

Abitare la rete: l’utilizzo consapevole di internet

Internet rappresenta, soprattutto al di fuori del contesto scolastico, lo sfondo alle attività quotidiane dei ragazzi, la piazza virtuale su cui presentarsi, conoscersi, divertirsi, fare acquisti, aggiornarsi. Riproporre internet anche a scuola è un modo per utilizzare la rete come strumento per integrare i contenuti scolastici con la realtà quotidiana educando i ragazzi a una fruizione consapevole. Il laboratorio si prefigge quindi di aumentare nei ragazzi le competenze e le capacità di fare ricerche e comprendere la qualità delle informazioni che trovano ma propone anche una riflessione su ciò che significa abitare la rete e divenirne cittadini con diritti e doveri.
Durata consigliata: 4 ore

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